Un rapporto fiduciario e diretto con il paziente e’ la migliore premessa per costruire un buon percorso condiviso: la guarigione.
Questo obiettivo accomuna medico e paziente.
Quando poi la premessa e’ la scelta diretta del medico cui rivolgersi ci sono le basi per un programma condiviso, efficace e concludente.
Già dal secolo scorso tecnologia, media e web hanno dato grandissimo impulso al progresso della medicina.
Terapie antitumorali, quasi scomparsa della mortalità perinatale, imaging fino a tridimensionale e chirurgia robotica ne sono aspetti tanto evidenti quanto indiscutibili.
Ora il terzo millennio propone nuove vie nelle quali progresso tecnologico, media e web si sono lanciate a capofitto : come è giusto.
Su questa strada metaverso; intelligenza artificiale, telemedicina e medicina dei sistemi sembrano lanciatissimi verso ulteriori acquisizioni e progressi. E ben vengano.
Ma il rapporto fiduciario; il contatto diretto; l’esame clinico preliminare e l’accompagnare il paziente nel percorso clinico terapeutico restano – e resteranno – tappe tanto fondamentali quanto imprescindibili.
Nell’epicentro della più grande catastrofe – con tutto crollato intorno – il medico potrà – e dovrà – sempre curare il paziente. Con le sue forze; e ci riuscirà.
Uno studio medico dedicato a rapporto diretto e’ lo strumento migliore per parlarsi; condividere e programmare.
Il mio studio ha 50 anni di vita e ha “visto” più di cinquemila pazienti.
E SIAMO ANCORA ALL’OPERA